L’Oréal e l’Unesco premiano sei ricercatrici italiane

Earrivato alla sedicesima edizione il premio di L’Oréal e Unesco “Per le Donne e la Scienza” che dal 2002 a oggi ha sostenuto 82 giovani scienziate per portare avanti i loro progetti di ricerca.

Quest’anno sono state assegnate sei borse di studio del valore di 20mila euro ciascuna a sei ricercatrici under 35, selezionate tra oltrfe 400 candidature, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti di ricerca.

Le sei vincitrici
Gabriella Giancane – Progetto: Studio sulla sicurezza dei farmaci nei bambini con artrite cronica Istituto Giannina Gaslini, Clinica Pediatrica e Reumatologia;
Margherita Maiuri – Progetto: Spettroscopia laser ultraveloce per una fotosintesi artificiale Politecnico di Milano Dipartimento di Fisica;
Giulia Pasqual – Progetto: Identificare i bersagli molecolari del sistema immunitario
Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Biomediche, Istituto di Ricerca Pediatrica, Fondazione Città della Speranza;
Maria Principe – Progetto: Meta-materiali per aumentare la sensibilità dei rivelatori Virgo e LIGO di Onde Gravitazionali Centro studi e ricerche Enrico Fermi;
Gloria Ravegnini – Progetto: Le molecole circolanti nel plasma sono alla base delle recidive tumorali? Università di Bologna, laboratorio di farmacogenetica e farmacogenomica Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie:
Daniela Rosso – Progetto: Il colore e le origini del pensiero simbolico
Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici, Sezione di Scienze preistoriche e antropologiche.

«Sono trascorsi 20 anni da quando abbiamo lanciato il programma “For Women in Science” a livello internazionale e 16 anni dal lancio della prima edizione italiana – commenta Francois-Xavier Fenart, presidente e amministratore delegato di L’Oréal Italia -. In questo paese abbiamo premiato, dalla nascita a oggi, ben 82 giovani ricercatrici di talento. Da molti anni lavoriamo senza tregua affinché le donne nella scienza siano riconosciute, e non smetteremo. Noi vogliamo una società in cui le disparità di genere vengano superate e dimenticate. È semplicemente nell’interesse di tutti volere che questo accada poiché in gioco c’è qualcosa che va ben oltre la mera questione della parità di genere: il futuro di tutti noi».

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