Miliardari, Zuckerberg supera Buffett. Sei Paperoni su 10 lavorano nel tech

Mark Zuckerberg, chief executive officer and founder of Facebook Inc., speaks during an event at the company's headquarters in Menlo Park, California, U.S., on Thursday, March 7, 2013. Zuckerberg discussed the social-network site's upgraded News Feed which includes bigger photos, information sorted into topics and a more consistent design across devices. Photographer: David Paul Morris/Bloomberg via Getty Images

ark Zuckerberg, il patron di Facebook, ha superato Warren Buffett diventando la terza persona più ricca del mondo: la sua fortuna è stimata a 81,6 miliardi
di dollari, 373 milioni di dollari in più rispetto all’oracolo di Omaha. Lo rivela il Bloomberg billionaires index, la classifica sui miliardari mondiali aggiornata quotidianamente dal colosso dell’informazione finanziaria. Ironia della sorte, Zuckerberg ha beneficiato del rimbalzo del suo titolo in Borsa, tornato a volare dopo il picco negativo del datagate (lo scandalo sulla cessione dei dati che aveva fatto colarre a picco la reputazione dell’azienda).

Con l’ascesa di Zuckerberg,è la prima volta che il podio dei miliardari Bloomberg è dominato da esponenti dell’hi-tech: in testa il Ceo di Amazon Jeff Bezos con 142 miliardi di dollari, seguito dal cofondatore edi Microsoft Bill Gates con 94,2 miliardi e appunto «Zuck», che ha visto crescere il suo patrimonio di 8,8 miliardi di dollari nell’arco di un anno (contro il calo di 4,08 miliardi accusato da Buffett).

Il predominio del tech: dal settore 6 paperoni su 10
Al di là dell’exploit di Zuckerberg, è l’intera classifica Bloomberg a essere dominata dai miliardari statunitensi del tech. Il settore domina le primissime posizioni del ranking con sei imprenditori sui 10 classificati in vetta alla graduatoria, per un patrimonio totale di 481 miliardi di dollari. Oltre ai già citati Bezos, Gates e Zuckerberg compaiono anche i cofondatori di Google Larry Page e Sergey Brin (ottavo e nono con 56 miliardi e 54,6 miliardi di dollari) e Larry Ellison, l’imprenditore che ha messo in piedi il colosso globale del cloud computing Oracle (52,6 miliardi di dollari). Escludendo Buffet, le uniche eccezioni sono lo spagnolo Amancio Ortega (76,1 miliardi di dollari in cassa grazie a Inditex, la holding del retail che possiede il marchio Zara), il francese Bernard Arnault (forte di un patrimonio da 73,2 miliardi di dollari cumulati alla guida dell’impero del lusso Lvmh) e il magnate messicano Carlos Slim (62,5 miliardi raggiunti con i profitti della sua conglomerata, Grupo Carso). Sullo sfondo, ma neanche troppo, si avvicina Jack Ma, patron del gigante cine se dell’e-commerce Alibaba: 44,3 miliardi di dollari, anche se rispetto all’inizio dell’anno si segnala una flessione di circa 1,2 miliardi di dollari. Per trovare degli italiani bisogna spingersi fino alla posizione 31 e 32: rispettivamente, Leonardo Del Vecchio (Luxottica, 23,5 miliardi di dollari) e Giovanni Ferrero (amministratore delegato del gruppo dell’alimentare fondato dal padre Michele, 23,1 miliardi di dollari).

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