La moda delle Fake news

In un’era dove anche le testate giornalistiche più importanti non danno notizie comprovate, ci si ritrova a volte in situazioni spiacevoli.

In un’era dove anche le testate giornalistiche più importanti non danno notizie comprovate, ci si ritrova a volte in situazioni spiacevoli. Potremmo fare svariati esempi, ma oggi dedicheremo questo articolo ad un noto imprenditore Milanese di soli 28 anni che ha provato sulla propria pelle cosa significa FAKE NEWS.

Sign. Pampillonia Di cosa si occupa?
Sono un imprenditore, opero in più settori. Presidente di Job&services dal 2009, titolare di ZeroTrecento in cui disponiamo vendita e noleggio auto e sono in costante ricerca di nuovi progetti innovativi sulla quale investire, infatti nel 2019 ho intrapreso, come socio, l’attività di Manager presso Made4Fame, agenzia di moda e spettacolo a Milano.

Cosa c’entrano con lei le fake news?
Il 17 Gennaio 2020, sono stato menzionato su “il fatto quotidiano” in un articolo scritto da Davide Milosa, dove sono stato diffamato gratuitamente, descrivendo fatti totalmente errato sulla mia persona, accostatomi a nomi e persone rilevanti nel mondo della ‘Ndrangheta.
Quando ho visto il mio nome nel miscuglio di eventi mafiosi riportati dal giornalista ho avuto un mancamento.
Mi dissocio assolutamente da tutto ciò che è stato riportato in quell’articolo e mi dissocio a gran voce da ogni tipo di criminalità organizzata.

Ci spieghi meglio, È mai stato indagato?
Assolutamente no.
Mai stato indagato e sono totalmente incensurato per la legge italiana ed è stato sottolineato anche nell’articolo de “il fatto quotidiano”.

E secondo lei perché è stato fatto il suo nome?
A mio parere? Semplicemente per coinvolgere il lettore, dando informazioni MONTATE prese dai miei account social totalmente pubblici.
Ho avuto il piacere in vita mia a soli 28 anni di conoscere esponenti politici, calciatori e persone del mondo dello spettacolo. Ma non vedo quale sia l’accostamento tra la mia vita privata e l’essere un ‘Ndranghetista.

Quindi lei non ha mai rilasciato un intervista al sign. Milosa?
No, non ho mai avuto il piacere di conoscere tale giornalista, se così lo si può chiamare, dopo aver scritto informazioni erronee su “il fatto quotidiano” testata giornalistica letta da milioni di persone, lo denominerei procacciatore di fake news.

Qual’è la notizia sul suo conto che le ha dato più fastidio?
Più che fastidio, mi ha fatto molto sorridere.
Sul mio profilo tempo fa postai una foto in cui esibisco la tessera di forza Italia, non capisco questo cosa possa centrare con ‘Ndrangheta.
Al giorno d’oggi sembra che essere di destra significhi essere facilmente condannabile anche se non si è fatto nulla. Non è possibile nel 2020 avere pregiudizi ed essere additati per l’orientamento politico da un giornale palesemente di sinistra.

Ha intenzione di agire legalmente?
La testata giornalistica e il sign. Milosa, sono già stati citati in una notifica per diffamazione, inoltre segnalerò il giornalista all’ODG chiedendo un importante indennizzo per danni d’immagine.

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