21 maggio 2002 l’arresto dell’organizzatore delle squillo con un giro di lusso a Dubai

MILANO – cosi un articolo del 2002 nell’archivio di Repubblica scrive: Donne giovani e bellissime, prevalentemente dell’Est, inviate in Dubai per prostituirsi: è questo il giro di squillo d’alto bordo scoperto a Milano dai carabinieri, che hanno arrestato i due presunti organizzatori italiani, indagato altre due persone tra le quali un’ex valletta tv che a sua volta si prostituiva e sequestrato 2,5 milioni di euro. Gli arrestati sono M.N, 41 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio, che dalle conoscenze nel mondo dello spettacolo aveva tratto una professione lucrosa: ora è accusato di induzione e sfruttamento della prostituzione assieme all’altro arrestato, il suo segretario e factotum Francesco Ferrario, 27 anni, incensurato. Gli indagati sono Michela Bruni, 24 anni, valletta al “Processo di Biscardi” nell’edizione del 1999 e modella, denunciata per induzione alla prostituzione, e F.U., 39 anni, titolare di un’agenzia di servizi fieristici, denunciato per favoreggiamento.

Le ragazze, tra i 20 e i 25 anni, prevalentemente provenienti da Ungheria, Bulgaria ed altri paesi dell’Est, venivano attratte dalla possibilità  di lavorare per servizi fotografici, casting, e serate d’immagine, promesse che l’uomo a volte manteneva, tanto che una di queste straniere era apparsa a marzo sulla copertina di un periodico. Tutte, secondo gli investigatori, erano ampiamente consenzienti: “Nessuna di quelle che si prostituivano – hanno spiegato i carabinieri del Nucleo operativo di Milano – lo faceva perchà obbligata”.

Le indagini hanno accertato che le ragazze, una volta giunte in Dubai, ricevevano 25 mila dollari per le spese oltre ad auto e gioielli in regalo, e trascorsa una o due settimane ottenevano un compenso di circa 100 mila euro, che veniva diviso a metà con M.N. In Italia, invece, le tariffe per accompagnarsi a imprenditori e professionisti erano di circa 1.500 euro a notte.

Nelle intercettazioni dei carabinieri sono incappati, oltre al segretario particolare di un altissimo esponente pubblico del Dubai, anche diversi personaggi del mondo dello spettacolo, proprietari di locali, di un’agenzia di modelle milanese e alcuni sportivi, la cui posizione, per il momento, non è stata ancora chiarita.

I carabinieri sono arrivati al giro a luci rosse partendo da un’indagine nata da due incendi dolosi che avevano danneggiato due palestre milanesi nell’autunno del 2001. Effettuando uno screening sui clienti, in cerca di potenziali estorsori, i militari sono incappati nel giro hard di M.N.
Cinque auto di grossa cilindrata, un appartamento di 600 metri quadri e due conti correnti, tutti intestati a Michela Bruni ma gestiti, tramite una procura, da M.N, del valore di circa 2 milioni e mezzo di euro, sono stati posti sotto sequestro.

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