È morta la costumista Adriana Berselli, suoi gli abiti di ‘L’avventura’ di Antonioni

Aveva 90 anni. Ha lavorato per il cinema e per la tv, con le serie ‘La figlia del Maharaja’, ‘Il ritorno di Sandokan’ e ‘Mamma per caso’

La costumista Adriana Berselli, regina dei costumi del cinema italiano degli anni Sessanta e Settanta, è morta domenica scorsa a Roma all’età di 90 anni. I funerali si sono svolti questa mattina nella chiesa romana di Santa Emerenziana. Nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con grandi registi quali Georg Wilhelm Pabst, Alessandro Blasetti, Luigi Comencini, Dino Risi, Michelangelo Antonioni – per quest’ultimo ha realizzato i costumi de L’avventura (1960) – Carlo Lizzani, Roman Polanski (Che?, 1972), Carlo Di Palma e George Pan Cosmatos (Cassandra Crossing, 1976), vestendo i più importanti protagonisti del cinema di quegli anni, quali Aldo Fabrizi, Totò, Monica Vitti, Virna Lisi, Peter Sellers, Marcello Mastroianni, Sophia Loren, Jean Marais, Burt Lancaster e Giorgio Albertazzi.

Nata a Ferrara nel 1928, Berselli frequentò il corso di costume presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove si diplomò nel 1951, e da allora è stata attiva per un quarantennio nell’ambito cinematografico, teatrale e televisivo sia in Italia che all’estero. Berselli si è inoltre cimentata con l’uso di altri linguaggi espressivi lavorando per la televisione sperimentale degli anni ’70 – notevole è il suo studio per i costumi di Philo Vance di Marco Leto o per i Racconti di fantascienza di Alessandro Blasetti – e per gli allestimenti di classici della drammaturgia e del teatro d’opera – Shakespeare, Goldoni, Moliere, Leoncavallo, Mascagni – nei teatri nazionali venezuelani, Il Teatro Nacional de Caracas e il Teatro Teresa Carreño. A fine anni ’70 ha interrotto per
circa un decennio il suo lavoro cinematografico per seguire il marito in Venezuela, paese in cui ha ottenuto premi e riconoscimenti nei campi del teatro e della moda e ha tenuto corsi sul costume in accademie, circoli culturali, università e in programmi televisivi. Tornata poi in Italia, riprese a disegnare costumi per il cinema (tra gli altri film Caro Gorbaciov del 1988 di Lizzani) e la televisione (con le serie La figlia del MaharajaIl ritorno di Sandokan e Mamma per caso).

fonte:repubblica

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