Morte Kobe Bryant: l’incidente dell’elicottero causato probabilmente dalla nebbia, identificate le 9 vittime

Le autorità locali forniscono dettagli sul tragico incidente sulla collina di Calabasas su cui indaga anche l’Fbi: visibilità molto bassa. Con Kobe e la figlia 13enne hanno perso la vita, tra gli altri John Altobelli, allenatore di baseball all’Orange Coast College con la figlia Alyssa, compagna di squadra di Gianna Maria, e la moglie Keri, e Christina Mauser, assistente allenatrice di pallacanestro della Harbour Day School

LOS ANGELES (Stati Uniti) – La nebbia in particolare, in una giornata scura sui cieli di Los Angeles, potrebbe essere tra le cause principali dell’incidente in elicottero sulla collina di Calabasas, nei pressi della metropoli californiana, che ha causato la morte di Kobe 

Identificate tutte le vittime dell’incidente

Sono state intanto identificate tutte le nove vittime dello schianto in elicottero. Insieme all’ex stella Nba e alla figlia 13enne, che erano attesi alla Mamba Sports Academy di Thousand Oaks per una partita di basket, hanno perso la vita l’esperto pilota di origini armene Ara ZobayanJohn Altobelli, 56enne ex giocatore di baseball ed ora allenatore dell’Orange Coast College con la figlia Alyssa (coetanea e compagna di squadra di Gianna Maria alla Mamba Academy) e la moglie Keri, Christina Mauser, assistente allenatrice di pallacanestro della Harbour Day School, infine Sarah e Payton Chester, mamma e figlia residenti a Orange Country come i

Elicottero volava a 296 km/h al momento dello schianto

Intanto, nel corso di una nuova conferenza stampa nella notte italiana, lo sceriffo della contea di Los Angeles, Alex Villanueva, ha dichiarato che le indagini potrebbero richiedere settimane. “Il sito dell’incidente non è di facile accesso”, le sue parole. Le autorità locali hanno comunque reso noto ulteriori dettagli del tragico schianto. L’elicottero di Bryant ha lasciato Santa Ana nella Contea di Orange, a sud di Los Angeles, poco dopo le 9 del mattino ora locale virando a est dell’Interstate 5, vicino a Glendale. I controllori del traffico aereo hanno notato una scarsa visibilità intorno alla zona. Poco dopo le 9.40 (ora locale) l’elicottero, salito intanto a oltre 609 metri di quota, si è schiantato su una collina alta circa 420 metri, a Calabasas, a circa 30 miglia (48 chilometri) a nord-ovest del centro di Los Angeles, secondo i dati di Flightradar24. Quando ha colpito il suolo, l’elicottero stava volando a circa 160 nodi (296 km/h) e scendendo a una velocità di oltre 1219 metri al minuto.

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Sulle cause indaga anche l’FBI

Sulla scena dell’incidente sono giunti anche gli investigatori federali FBI per indagare sulle cause della tragedia, insieme all’autorità federale dell’aviazione e all’ente nazionale per la sicurezza dei trasporti. Tra le altre cose, verranno esaminati la storia del pilota, i registri di manutenzione dell’elicottero, i registri del proprietario e dell’operatore, come ha spiegato il membro del consiglio di amministrazione della NTSB Jennifer Homendy in conferenza stampa. Kurt Deetz, un pilota che faceva volare Bryant sul suo elicottero, ha affermato che l’incidente è stato probabilmente causato dalle condizioni meteorologiche avverse piuttosto che da problemi meccanici. “La probabilità di un guasto del motore gemello su quell’aeromobile? Semplicemente non accade”, ha detto al ‘Los Angeles Times’. Il Consiglio nazionale per la sicurezza dei trasporti, infine, in genere pubblica entro 10 giorni un rapporto preliminare che fornirà un sommario approssimativo di ciò che gli investigatori hanno appreso. Ma un rapporto completo sulla causa dell’incidente può richiedere un anno o più.

Fip: 1 minuto di silenzio su tutti i campi

La tragedia costata la vita a Bryant e altre otto persone ha suscitato nel mondo dolore e tributi non solo tra gli sportivi (Dallas ritirerà la maglia 24): Kobe è stato ricordato, tra l’altro, anche ai Grammys. Il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Giovanni Petrucci, ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi e in ogni categoria nelle gare dell’intera settimana. Lo scrive la Federbasket in una nota. “Un piccolo ma sentito e doveroso gesto – si legge – per onorare la vita e la memoria di Kobe Bryant, campione assoluto che ha sempre avuto nel cuore il nostro Paese. Kobe, scomparso ieri tragicamente in un incidente in elicottero assieme alla figlia Gianna e ad altre sette persone, è stato e sarà per sempre legato all’Italia”.

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fonte: repubblica.it
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