Per Giorgio Armani la bellezza passa da lusso e innovazione

un certo punto della mia carriera, mi è sembrato naturale estendere anche al campo della cosmetica il mio concetto di eleganza, naturalezza, sensualità. È un settore stimolante, che mi dà la possibilità di offrire prodotti che rispecchiano la mia idea di cura e di bellezza, a completamento della moda. Per questo il mio desiderio è che i prodotti siano di altissima qualità e sempre all’avanguardia». Così Giorgio Armani racconta la sua avventura nel mondo della bellezza, un settore attraverso il quale, oltre che con la moda, porta nel mondo la sua visione di stile diversificando tra food, ristorazione, hotellerie, arredo e design. Puntando sull’innovazione.

L’ingresso di Armani nel mondo della cosmetica inizia con una fragranza: un femminile, un chypre – la famiglia olfattiva più amata dallo stilista – fiorito, Armani. Nel 1984, firmato il contratto con il gruppo L’Oréal, nasce Eau pour Homme. Il grande successo internazionale arriva nel 1996 con Acqua di Giò, best seller firmato da Alberto Morillas.

La nascita del make-up, nel 2000, è un’altra tappa miliare, con prodotti con tecnologie brevettate – come il fondotinta Maestro a base di oli volatili, che ha dato una svolta alla ricerca cosmetica, ferma da molti anni ai prodotti siliconici – che spesso nascono nei backstage delle sfilate, dove vengono ideate dal vivo nuove texture e nuove sfumature frutto della visione di Armani che viene tradotta in prodotto da Linda Cantello, national make-up artist della maison. Un esempio è il best seller Lip Maestro, rossetto dalla finitura vellutata e opaca, ma luminosa. Un controsenso, sembrerebbe, reso possibile unendo la texture del fondotinta Face Fabric a nuovi e finissimi pigmenti.

Sfilata Giorgio Armani A-I 2019

«La mia avventura nel make-up è iniziata 19 anni fa – racconta -. Per me la bellezza è armonia, in primo luogo. Calma, misura. È equilibrio tra il corpo e la mente, espressività, una certa forma di grazia, l’accuratezza. Come ripeto sempre però, non c’è bellezza senza intelligenza. Anche in questo ambito lavoro nello stesso modo in cui creo le mie collezioni: osservando la realtà, tenendo conto del ritmo della vita di oggi, offrendo prodotti sofisticati, ma immediati nell’uso».

Dal make-up allo skincare (come Crema Nera) passando dalla profumeria: il marchio è noto per le sue collezioni di fragranze maschili e femminili tra cui Acqua Di Giò, Sì e Sì Passione e per la sua linea di haute parfumerie Armani /Privé, nata nel 2004, che precede di poco il debutto di Giorgio Armani nell’haute couture a Parigi. Nata come collezione privata per una ristretta cerchia di amici, debutta sul mercato 15 anni fa, con una distribuzione selezionata così come rari e unici sono gli ingredienti che compongono le fragranze costruite con un bouquet di pochi componenti seguendo tecniche artigianali.

«Il percorso non è diverso da quello che mi ha portato all’alta moda – conclude Armani -: trovare una nuova espressione preziosa del mio stile pensando a clienti speciali. Il mondo della profumeria è affascinante: l’olfatto è uno dei canali più potenti della memoria, del benessere e della seduzione».

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