Esce su cityroma.com l’intervista della burlesque Marilù Barberio: sensuale, seducente, sentimentale

Facendo un piccolo bilancio della tua vita cosa ne verrebbe fuori?

Un successo clamoroso, seppur interiore, la soddisfazione personale e la consapevolezza di sé stessi, di chi sei, è una serenità unica, sento che per me ci sono ancora strade sconosciute da percorrere, con un buon esito professionale.

      

Parlaci dell’amore: cosa rappresenta nella tua vita?

Io amo la vita, ho imparato da piccina ad amare le più semplici cose, ho imparato ad amare e non odiare, per me l’amore è dare amore, sono eccessivamente sensibile ed è un mio grande difetto per certi aspetti, ma nonostante le varie delusioni, amici, famiglia, compagni non riesco a cambiare, è nella mia indole amare e fare del bene

Artisticamente, qual è la modella a cui vorresti somigliare?

Piu che modella una grande attrice, l” ho venerato da piccola e in più mi chiamavano come lei, data la somiglianza, parlo della bellissima e sensualissima Kim Basinger

Puoi dirci a cosa stai lavorando adesso?

Ho terminato da poco di girare un film a sfondo erotico, senza mai tralasciare il mio lavoro primario, il burlesque, dovrò presentare un evento di moda in piazza e altri progetti.

COME sei nella vita privata?

Come quella pubblica, sono sempre me stessa, solare, piccante, dolce, sensuale, elegante, spontanea, schietta, diplomatica, umile, credo di aver scelto una disciplina che è un ottimo connubio con la mia personalità.

Cosa vorresti che le persone capissero di te?

Dopo aver descritto la mia personalità, non è difficile intuire come sono, eccetto in casi particolari, ma causa della superficialità di alcuni, vorrei che si comprendesse che non sono solo corpo, ma un’anima con un bel corpo, dico sempre che sono più bella e simpatica dentro

Quali sono i ricordi della tua infanzia a cui particolarmente sei legata?

Che tasto dolente, stranamente è quello che più mi ha fatto soffrire ma è ciò che mi ha reso la donna che sono oggi. Avevo solo 10 anni, mia madre andò via, i miei genitori si separarono, parliamo dei primi divorzi del sud, in cui i figli dei divorziati non erano visti di buon occhio, tutti mi isolarono, ero una bambina sola, che doveva crescere suo fratello di soli due anni, e all’uscita da scuola, dovevo correre a fare la spesa e cucinare per i miei quattro fratelli e mio padre, a scuola nessuno sapeva, non volevo la compassione di nessuno. Una mattina arrivai tardi a scuola per mio fratello piccolo,  fui messa fuori dalla porta di classe,  finché alla seconda media il prof. di religione a sua volta prete della mia parrocchia , una mattina nel totale silenzio, pensò bene di fare rumore dando la notizia a tutti i miei compagni di classe, il silenzio rimase tale, il rumore accadde dentro di me, sentì un tonfo allo stomaco,  il cuore stringersi, un nodo alla gola,  volevo scoppiare a piangere, avevo gli occhi lucidi,  ma non volli dargliela vinta, non versai una lacrima,  ma piansi dentro come un fiume in piena . Ero una bambina timida, mi mancava mia madre, era tutto più grande di me, ma per nascondere la mia sofferenza, iniziai a fare la simpatica, all’inizio un po’ artefatta poi diventò del tutto naturale.

Ci sono persone che ti hanno aiutato in momenti difficili?

Beh a 17 anni ho fatto un un’incidente mortale, mi hanno rianimata con l’adrenalina al cuore e successivamente con il defibrillatore, in quest’ultima circostanza ho visto ai piedi del mio letto quattro bimbi di 2 anni circa, biondi e nudi, peggioravo man mano che al varco tra la vita e la morte, un’infermiera me li portava via, quando mi fu lasciato uno, io ripresi a respirare, quindi insieme alla mia famiglia mi ha aiutata quel piccolo angelo.

Un tuo sogno nel cassetto?

Da piccola sognavo o di essere un imprenditore, mi immaginavo con il talier, capelli raccolti a gestire una grande azienda o girare un film ma da protagonista.

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