Intelligenza artificiale: occhi puntati verso nuovi ed efficaci confini industriali. Intervistato l’imprenditore padovano Andrea Ottogalli

Bentornati a tutti i lettori di Breakmagazine Italia. Anche questa mattina siamo stati onorati di avere in studio con noi il noto imprenditore di Padova Andrea Ottogalli, con il quale abbiamo affrontato una tematica assai attuale ossia l’intelligenza artificiale applicata alle industrie.
“Signor Ottogalli, quali sono le sue prime impressioni a riguardo e come pensa di approcciarsi a questo nuovo mondo?”

Posso affermare che l’ uso dell’I.A offre svariati vantaggi, non si può negare. Per le aziende, le tecnologie di intelligenza artificiale offrono il dono dell’automazione, che migliora la produttività e l’efficienza, portando ad aumentare i profitti e i posti di lavoro. L’intelligenza artificiale si è rivelata fondamentale per implementare diversi servizi. Un esempio concreto di manutenzione predittiva arriva da Power Factors, una compagnia di energie rinnovabili che ha combinato modelli statistici, reti neurali artificiali e machine learning per identificare i guasti dei componenti delle turbine eoliche prima che si verifichino.  Inoltre, tra oggi e il 2030, si stimano 13 trilioni di dollari di crescita del PIL ad opera dell’uso dell’intelligenza artificiale. L’I.A ha già creato un enorme valore nelle principali società tecnologiche come Google, Baidu, Microsoft e Facebook, ma andrà a generarne molto altro mettendosi al servizio di altri settori che vanno oltre alla sola industria del software.

Tuttavia posso affermare che a differenza dei computer, che svolgono funzioni meccaniche e compiti precisi, l’I.A è invece progettata per acquisire ed elaborare informazioni che le consentano di imparare e di interagire correttamente con l’ambiente circostante. Tuttavia, l’obiettivo espansivo dell’intelligenza artificiale solleva tutt’oggi molte domande e dibattiti, tanto è vero che nessuna definizione unica è ancora stata universalmente accettata.

L’intelligenza artificiale sta trovando applicazioni in ambiti sempre più disparati anche nel nostro quotidiano. Basti pensare che oggi tutti conosciamo gli assistenti conversazionali diffusi dai maggiori produttori: Watson di IBM, Alexa di Amazon, Google Home di Google, Siri di Apple e molti altri. Si tratta in questo caso di un software in grado di condurre una conversazione competente e la più simile possibile a quella che avviene tra esseri umani, e lo fa attraverso le tecniche del Natural Language Processing (NLP). Sono strumenti in grado di fornire moltissime informazioni e dare supporto per azioni quotidiane.

COLLEGAMENTI AD ANDREA OTTOGALLI:

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