Robert Redford, addio alle scene: “È il mio ultimo film da attore”

Andrò in pensione perché faccio questo lavoro da quando avevo 21 anni” ha detto a Entertainment Weekly in occasione dell’imminente uscita di ‘The old man & the gun’ in cui interpreta un criminale arrestato ed evaso 17 volte

Mai dire mai”. Robert Redford mette le mani avanti ma la decisione è presa: “Questo è il mio ultimo film da attore” ha detto a Entertainment Weekly, confermando quanto aveva annunciato un paio di anni fa. E il momento è arrivato. L’indimenticabile protagonista di Come eravamo, I tre giorni del condorLa stangataButch Cassidy, 82 anni il 18 agosto, smette di stare davanti alla macchina da presa per dedicarsi alla regia e alla pittura. “Dopo questo film – ha detto in un’intervista aEntertainment Weekly – andrò in pensione perché faccio questo lavoro da quando avevo 21 anni. Penso che sia abbastanza. E allora perché non chiudere con qualcosa che è molto ottimista e positivo?” ha aggiunto Redford parlando della sua ultima interpretazione, The old man & the gun, nelle sale Usa dal 28 settembre.
L’addio alle scene è affidato al film diretto da David Lowery che racconta la vera storia di Forrest Tucker, un criminale realmente esistito, maestro della rapina e della fuga, evaso dal carcere di San Quintino a 70 anni. “Per me questo è stato un personaggio meraviglioso da interpretare a questo punto della mia vita”, ha detto Redford. “La cosa che mi ha davvero colpito di lui è che ha rapinato 17 banche, e tutte le volte è stato beccato ed è finito in prigione. Ma è anche scappato 17 volte. Quindi mi sono chiesto: ma non è che forse era lui a farsi catturare così da poter provare il vero brivido della sua vita, che è di fuggire?”.

Se come attore non lo si vedrà più sullo schermo, resta aperta la questione dietro la macchina da presa: interpellato sul suo futuro ha risposto con un vago “Si vedrà”. Proprio come regista ha vinto l’Oscar nel 1981 per Gente comune, e ha ricevuto due candidature per Quiz Show nel 1995. Solo una nomination come miglior attore, nel 1974 per La stangata. Nel 2002 la seconda statuetta in riconoscimento alla sua carriera. Il suo impegno nel cinema comprende inoltre il Sundance Institute, fondato nel 1990 nelle sue proprietà nello Utah, e il Sundance Film Festival, divenuto negli anni uno degli appuntamenti più influenti nel mondo del cinema indipendente e non solo.

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