Il 23 maggio è in uscita connessioni, nuovo album di Matteo Sacco: armonia a pece nelle sue parole

Secondo disco per il “cantautore 2.0”, anticipato dal singolo “E Tu Dormi”.
Connessioni è il nuovo lavoro di Matteo Sacco, cantautore romano ma orvietano di adozione. Il
disco, preceduto dall’uscita del singolo “E tu dormi”, sarà disponibile nei principali store digitali a
partire dal 23 maggio.


Il titolo dell’album riporta immediatamente all’era digitale in cui siamo stati repentinamente
catapultati: “un mondo fatto di contatti virtuali che stanno man mano occupando la totalità del
nostro tempo e consumando ogni spazio”, come dichiara lo stesso Matteo. Nella title track
“Connessioni” il cantautore cerca di descrivere proprio questo. “Tutte le nuove canzoni
seguono un’idea che è quella di mettere in discussione il concetto di realtà, in modo che lo
sguardo sia in grado di spingersi oltre ogni categoria e soprattutto al di là delle facciate dei selfie e
dei nostri profili patinati sui social. Esistono collegamenti sconosciuti ed inaspettati, direi ancestrali.
L’uomo però ha perso contatto con la sua stessa natura, con la dimensione di viaggio e di
scoperta”.


Il nuovo lavoro segue La Dolce Vita, il primo disco di Matteo Sacco che risale al 2016. Per promuoverlo Matteo aveva girato l’Italia in tour e aveva diviso il palco dell’Umbria Folk Festival con artisti del calibro di Davide Van De Sfroos e Max Gazzè. Il sound di Connessioni, differentemente da quello più classico e folk del disco precedente, nasce dall’esigenza di veicolare in un modo più attuale le parole dei testi, che restano comunque per Matteo il fulcro di ogni suo lavoro. Lo stile si trasforma così in “cantautorato 2.0”, come lo
definisce lo stesso artista per evidenziare una trasformazione elettronica, sia essa più atmosferica o electro-pop: “la scelta di usare negli arrangiamenti synth e batterie campionate è uscita fuori inconsapevolmente e in modo viscerale, suggerita da un gusto maturato negli anni della mia primissima adolescenza con la new wave degli anni ’80. Oltre ai grandi nomi italiani, sono cresciuto ascoltando band come Duran Duran, Depeche Mode, e INXS”. “Inoltre – spiega Matteo – il piacere più grande e irresistibile è stato quello di cantare le mie canzoni su ritmi che strizzano l’occhio alla musica dance elettronica, che dagli anni ’90 in poi ha trascinato me, insieme a molti altri, nel vortice estatico dei rave party”.


Connessioni – tracklist:
1. E Tu Dormi
2. Battibaleno
3. Connessioni
4. Amici Miei
5. Il Male
6. Viaggi
7. Il Sole di Maggio
8. Il Vecchio dei Giorni
9. Attraverso lo Specchio
10. Odisseo
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Cantautore 2.0 Matteo Sacco inizia a suonare la chitarra classica a 9 anni. È un romantico nel DNA: a 12 scrive la sua prima canzone d’amore. Da lì comincia a cantare e cresce la sua passione per i cantautori.Nei viaggi estivi con la famiglia Matteo visita le capitali d’Europa restando affascinato dagli artisti di strada. Così, dopo esperienze adolescenziali nelle rock band formate con i compagni di scuola, parte in autostop e diventa busker anche lui.Sono gli anni della riscoperta del patrimonio folk nostrano: tanta musica popolare dal sud Italia e un vortice di pizziche e tarantelle lo portano insieme a nuovi amici musicisti nei festival e contesti più importanti per gli artisti di strada, come Ferrara, Certaldo e Campiglia Marittima.

A trent’anni giunge la crisi e Matteo smette di suonare per due anni. Arriva una maggiore consapevolezza che lo porta rapidamente a voltare pagina: inizia finalmente a dedicarsi unicamente alle sue canzoni e a studiare canto con diversi insegnanti e vocal coach, imparando così metodi diversi come l’Estill Voice Training e lo Speech Level Singing.Dopo alcuni anni di arrangiamenti dei suoi pezzi con musicisti che interpretano vari generi (pop, rock, folk irlandese) giunge ad un compromesso tra le sue radici più tradizionali e il desiderio sempre più pressante di sperimentare nuove sonorità.Nel 2016 incide La Dolce Vita, il suo primo disco che raccoglie insieme vecchi brani rimasti nel cassetto e altri scritti in quel periodo. Il risultato è un album di canzoni che vogliono essere una sorta di tributo al cantautorato italiano più classico, ma ciò non impedisce all’elettronica di affacciarsi negli arrangiamenti del disco. Per promuovere il lavoro Matteo gira l’Italia in tour assieme ad una nuova band e divide il palco dell’Umbria Folk Festival con artisti del calibro di Davide Van De Sfroos e Max Gazzè. Grazie a questa esperienza, resa più vivida dall’impatto live, arrivano nuovi stimoli ed energie e soprattutto la volontà di elaborare un “cantautorato 2.0” che dia forza alla sua attitudine di paroliere con sonorità completamente elettroniche, prodotte con synth e batterie campionate. Seguendo questa intuizione nasce, a distanza di tre anni dal primo lavoro, il nuovo album Connessioni, in uscita imminente e preceduto dal singolo “E tu dormi”, già online.

 

 

 

 

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