Giuseppe Genovali Storie: la lotta contro un avversario più temibile e forte il Cancro
Mi chiamo Giuseppe Genovali, ho 44 anni, sono un ex triatleta professionista, sono preparatore atletico della nazionale italiana di lotta, sono un Seal Trainer certificato presso la SealTrainingAcademy. USA. e sono sopravvissuto al cancro, per due volte. Sono nato a Viareggio, la terra che amo, quando penso alla mia adolescenza ricordo il mare e le lunghe nuotate e le corse in spiaggia, ogni mio momento , rubato, era dedicato a quello: correre e nuotare.
Non ricordo esattamente quando ho scelto di fare dello sport la mia vita, credo piuttosto di essere stato scelto, perché per me è sempre stato rispondere ad un bisogno naturale quello di allenarmi, duramente, con testardaggine, con quella sana rabbia che serve per ottenere la miglior performance sportiva.
Ho avuto la possibilità di diventare un atleta Triathlon, una disciplina molto complessa che univa le mie tre passioni, il nuoto, la corsa e la bike. L’esperienza in America è stata molto intensa, mi ha formato non solo come atleta , ma soprattutto ritengo significativo il percorso mentale, è la mente che ci permette di superare certi limiti, è la mente ci porta sin dove il corpo ed i muscoli non possono arrivare. Proprio questa mia forza, resistenza mentale prima che fisica credo mi abbia fatto superare la prova più dura, quella che si può solo vincere ….il cancro, per due volte. Non voglio raccontare della malattia, delle cure, delle terapie, degli interventi subiti, di quanto mi sia sentito debole e perso , non lo farò perché non sono stato il primo e non sarò l’ultimo ed ognuno ha la propria esperienza ed il proprio percorso, ma voglio che la formazione ricevuta da sportivo e che soprattutto in qualità di mental coach possa essere d’aiuto per chi oggi lotta, vorrei offrire la mia esperienza, vorrei tendere la mano a chi si sente perso, sconfitto e dire che non è così, ma dire anzi che si può tornare da una condizione non vita alla vita, splendida e piena di colori e luce ed io ne sono l’esempio. Oggi ho l’onore di poter preparare giovani atleti come i ragazzi della Nazionale Italia di Lotta, di formare i soccorritori marittimi della Guardia Costiera che sappiamo oggi quanto siano importanti in mare, di allenare a stress fisici e mentali ragazzi che si affidano a me nella mia Accademia, ogni giorno grazie ai social fb e Instagram comunico quanto mi è accaduto e cerco di trasmettere messaggi che possano dare forza, tanti ragazzi mi scrivono e io ci sono sempre per loro, il primo compito che ha un preparatore credo sia quello di condividere con chi ne abbia necessità la propria esperienza e che questa spesso può diventare una motivazione importante per alcune persone. Come detto all’inizio credo sia stato lo sport a scegliermi, allo stesso modo la malattia forse perché io ero abbastanza forte da poterla superare, e oggi, come allora, credo di dover aiutare quei guerrieri e credo di essere stato scelto per questo.