Intervista ad una delle Top Lookmaker italiane Sonia Sangiorgio

 

Quando hai capito che il make-up era la tua personalissima forma d’arte?

Sono innamorata della bellezza e della moda da quando avevo 7 anni, per tutta la mia infanzia non ho fatto altro che disegnare e dipingere, attratta e appassionata da tutto ciò che era colore. Le mie bambole erano le mie piccole clienti a cui potevo fare trucco e capelli, infatti la mia passione procedeva contemporaneamente ai corsi di parrucchiera ed estetista.

Un giorno mi si presentò l’occasione di aiutare una persona che si era da poco lasciata con il compagno, la quale mi chiese di dare un taglio netto ai capelli, cercai di aiutarla modificando colore taglio piega e make up, quando si guardò allo specchio era incredula e commossa perché non si vedeva da tempo così bella. Fu allora che capì che avrei fatto della mia passione la mia professione, una mission, per aiutare il prossimo ad apparire migliore e a volersi più bene aumentando la propria autostima.

Quali consigli puoi dare ai make up artist che vogliono realizzare la propria carriera nel mondo della moda?

Credo che lo studio, l’impegno, la perseveranza e il sacrificio diano sempre buoni frutti.

Un buon Make-Up artist dovrebbe avere una conoscenza a 360° per poi specializzarsi nel settore che più ama. Per iniziare la professione di Make up artist non possono mancare passione ed umiltà, ed essendo un settore molto competitivo, spesso ambizione e audacia non bastano, bisogna dunque, imparare a distinguersi, attraverso continui corsi di aggiornamento, essere al passo con i tempi e le ultime tendenze, per poter offrire velocità d’esecuzione, perfezionamento delle tecniche e innovazione; in una sola parola un servizio d’eccellenza.

Cosa non deve mancare mai dentro la tua valigia? 

La mia Agenda, rossetto cipria e mascara non potrei farne a meno

Quali sono le qualità fondamentali professionali e personali che deve avere un make up artist per avere successo?

Deve possedere il dono di saper ascoltare oltre ad una buona dose di talento e la creatività.

Quando è iniziata la tua carriera?

Successivamente al diploma di parrucchiera ed estetista, ho iniziato a lavorare presso vari saloni di bellezza. Nel settembre 2006 mi viene proposta dalla azienda Helena Rubinstein la possibilità di lavorare come beauty consultant, da lì seguirà la collaborazione per il brand Giorgio Armani Beauty. Brand che mi ha forgiata professionalmente, e per ben 11 anni mi ha portata in giro per l’Italia.

Esperienza significativa che si è conclusa lo scorso dicembre per la scelta personale di portare avanti la mia passione, la carriera di Lookmaker; percorso intrapreso dopo la partecipazione al talet show andato in onda su Sky 1hd che mi vede arrivare 3a su 200 concorrenti. L’accademia di look maker fa di me oggi una Stylist più completa per la realizzazione dell’immagine vincente

Ti sei mai chiesto perché sei così amato dalle genti?

Empatia, generosità, trasparenza e lealtà sono le caratteristiche che più mi rappresentano. Credo che la capacita di relazionarmi e del saper ascoltare le esigenze ogni persona, mi facciano apprezzare dalla gente anche perché con diplomazia dico sempre ciò che penso.  

Ti piacciono i social?

Si e No.

In che modo i social, secondo te, stanno influenzando il mondo del make up e, in generale, della creatività?

Mi rendo conto di quanto oggi i social siano di grandissima importanza, oltre che, ispirazione per chi fa il mio lavoro, diversamente da alcuni anni fa in cui non vi era ancora il cellulare.

Negli ultimi 4/5 anni, sia le celebrità, che le immagini di instagram e Pinterest, hanno influenzato notevolmente gli stili del trucco e la società; una realtà che spesso influenza le clienti con richieste ispirate a modelli troppo lontani dalla realtà.

Nonostante l’utilizzo che faccio dei social, per promuovere la mia professione non mi lascio coinvolgere, anche perché il mio modo di lavorare è assolutamente spontaneo, e chi mi conosce, sa, che non mi piace creare su indicazioni.

Sono una creativa anche un po’ folle, spesso ad ispirarmi, è un colore, il dettaglio di un abito, un accessorio.

Quali sono i modelli a cui ti ispiri?

Devo molto a mia mamma grande fonte di ispirazione, che fin da bambina cercavo di imitare, usando i suoi trucchi di Chanel e Dior con cui mi divertivo per realizzare trucchi su di me e sulle amiche.

Altro Determinante modello di ispirazione che diede una svolta decisiva per intraprendere la professione, fu  la profumeria di Zia Marinella, un  mondo fatto di colori e profumi insieme a centinaia di numeri di Vogue degli anni ’80. 

Oggi i modelli di make up artist cui mi ispiro sono: Alex Box, Charlotte Tilbury,  Pat Mc Grath, Stephanie Peirello-Herve, Linda Cantello .

Il senso della vita?

L’amore per la propria famiglia, quanto la passione per tutto ciò che facciamo

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