Teste a colori, ad ogni donna la sua sfumatura

A Bologna il mega raduno degli hair stylist che punta i riflettori su un settore in crescita. Tutte le novità in arrivo

di LAURA LAURENZI

Un torneo, un’immensa sfilata di moda, una gara a tinte forti, una luminescente festa dell’apparire. Diecimila i parrucchieri attesi: più che gli stati generali della categoria, la due giorni bolognese si annuncia come una competizione fra nuove tecniche, nuovi colori, nuove tinte, nuove inedite sfumature in un paese, l’Italia, in cui quasi 17 milioni di donne si decolorano i capelli. In pratica il 62 per cento della popolazione femminile sopra i 13 anni.
Pixie cut, cioè un caschetto corto, lunghe chiome preraffaellite, undercut geometrico o taglio scalato? Ma soprattutto: di che colore? O meglio: di che colori? Uno non basta. Tutto è permesso, ma trionfa il “bronde”, che mixa ciocca per ciocca il brown con il blonde. Se prima ci si tingeva i capelli per coprire quelli grigi, oggi lo si fa soprattutto per seguire la moda. Il megashow indetto per il 19 e il 20 novembre a Bologna punta i riflettori su un comparto e su un settore finalmente in crescita dopo i tempi lunghi della crisi. In crescita e in rinnovamento, con occhio al glamour e all’alta tecnologia e vetrine, possibilmente, sulle strade che contano. Ciascuno con la sua squadra, gli hair stylist più in voga – ormai il termine parrucchiere suona arcaico e riduttivo – si esibiranno in passerella, o meglio sul palcoscenico di un enorme teatro, cimentandosi in tagli e acconciature in diretta e sfidandosi nelle anticipazioni più inedite.

Un kolossal in divenire, quasi un talent show di categoria: “On Hair Autumn Edition”, questo il nome della manifestazione organizzata da Bologna Fiere Cosmoprof, vedrà coiffeurs di fama internazionale confrontarsi e concorrere a sette diversi titoli, sette categorie in gara così suddivise: Hairdresser of the year, Avangard, Best Colour, Best Man Style, Best Cut, Best Collection e Best Young. Oltre all’abilità, all’inventiva, alla ricerca, alla creatività, allo stile di ogni singolo parrucchiere verrà valutata e premiata la visione d’insieme: la presenza scenica delle modelle, i costumi, il make up, l’ambientazione. Celebrando sé stessi dunque i parrucchieri festeggiano la ripresa: la congiuntura sembra ormai alle spalle. Ventitré milioni sono le italiane che vanno dal coiffeur, spendendo in media 31 euro a volta, il costo solo del colore si aggira sui 28 euro a testa, secondo una ricerca di mercato che L’Oréal ha affidato a GFK. A spendere di più sono quelle comprese nella fascia d’età che va dai 35 ai 64 anni. Si tingono i capelli ben 16,7 milioni di italiane. Il fai da te, in questo ambito così delicato dove sbagliare è un disastro, occupa spazi marginali: a mettersi nelle mani del parrucchiere, quando si tratta di tingersi i capelli, sono 12,7 milioni di donne, la grande maggioranza dunque. Il fatturato italiano dell’hairstyling è di 7,5 miliardi di euro, pari a mezzo punto del prodotto interno lordo.

«Dopo cinque o sei anni particolarmente duri, finalmente cogliamo un’inversione di tendenza. Negli ultimi trimestri si è assistito alla lenta ripresa dei consumi, sia nei servizi che nella rivendita – osserva Gian Andrea Positano, segretario generale della camera italiana dell’acconciatura oltre che capo dell’ufficio studi di Cosmetica Italia – Sta dando i suoi frutti lo sforzo di fidelizzazione e rimodulazione dei servizi che alcuni acconciatori hanno sostenuto, anche con maggiore attenzione alla rivendita». I numeri sono in ascesa: «Dopo la crescita di un punto percentuale alla fine del 2016, si conferma la tenuta, più 1,5 per cento nel primo semestre del 2017 e un’ulteriore crescita, più 2 per cento, nella seconda parte dell’anno, con un valore del mercato che supera i 570 milioni di euro», spiega Positano. Ad essere premiato è chi rischia, chi si guarda attorno, chi si aggiorna: «Da parte delle imprese sono in corso importanti investimenti a favore della categoria, con particolare attenzione alla formazione, alla qualificazione, all’aggiornamento, e alle tecniche di promozione e vendita».

fonte: http://www.repubblica.it/rclub/benessere/2017/11/04/news/teste_a_colori_ad_ogni_donna_la_sua_sfumatura-180043277/

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